Il suicidio a Roma della mamma di 38 anni è una sconfitta per tutti noi, assenti ed impreparati ad ascoltare i silenzi e le angosce di una donna nel momento più significativo della sua vita. Nel Tevere si stanno cercando le due gemelline, probabilmente con lei nell’ultimo, tragico, tentativo di proteggerle. Lo diciamo da tempo, non è possibile morire così, oggi, nel nostro paese, moderno, evoluto , attento. Non è possibile, per un effimero risparmio della spesa sanitaria, negare il necessario supporto psicologico alle puerpere, come se il parto fosse solo una mera azione meccanica, istintuale.
Il male oscuro della depressione post partum di tante donne non deve essere ignorato.