Per quanto sia una misura fondamentale, il bonus psicologico deve far parte di un quadro organico di risposte: in Italia si stimano 5 milioni le persone che hanno bisogno di un aiuto e che non possono ottenerlo per motivazioni economiche.
A novembre la commissione Affari Sociali della Camera ha adottato un testo unificato che mette insieme sette diversi disegni di legge per istituire lo psicologo di base. Diverse regioni si sono già mosse autonomamente, ma serve una legge nazionale per uniformare questo servizio in tutto il Paese.
Lo psicologo di base – o dell’assistenza primaria – svolgerà un ruolo di primo ascolto rispetto a situazioni di disagio psicologico: farà gratuitamente colloqui, consulenze e sostegno per risolvere alla radice le situazioni meno complesse ed evitare che si aggravino.
Il nostro servizio sanitario deve essere improntato sui bisogni della popolazione. Dobbiamo avere gli strumenti per intercettare precocemente i problemi psichici più comuni, che possono gravare molto anche sulla salute fisica.
In questo senso, lo psicologo di base può diventare anche una misura di contenimento della spesa pubblica. Infatti, secondo alcune stime, per ogni euro investito in psicologia lo Stato ne risparmia tre volte tanti.