07 settembre 2020 – «La pandemia ci ha mostrato l’importanza della Psicologia e la carenza di una rete pubblica. Per essere più efficaci e rispondere ai bisogni occorre guardare alla “persona” nella sua complessità, e non solo all’organismo biologico. E per farlo in modo scientifico e concreto, non retorico o pietistico, c’è bisogno di competenze psicologiche. Messe dove servono, non a caso o dove capita o se qualcuno se ne ricorda, come accade oggi. I fondi europei devono servire anche a questo».