Perché un convegno su questi temi nell’ambito degli eventi della Giornata Nazionale della Psicologia, dedicata quest’anno al tema “Periferie Esistenziali”? Per evidenziare che il disagio legato a queste “periferie”, che attengono alla qualità del vivere, ha un impatto molto vasto, che va considerato dentro l’orizzonte che la scienza oggi è in grado di mostrarci.
Le evidenze scientifiche oltre alla pratica clinica, infatti, hanno mostrato che la psiche è il prodotto dell’organizzazione biologica e, al tempo stesso, una fondamentale fonte di suo condizionamento anche in termini evoluzionistici. Il rapporto tra gli eventi del mondo e la fisiologia del corpo è in buona parte mediato e modulato dalla dimensione psichica soggettiva, che è in grado di attivare i processi biologici anche mediante la sola “rappresentazione” della realtà.
Le più recenti acquisizioni nel campo della genetica ed epigenetica hanno mostrato il ruolo dei vissuti soggettivi, delle esperienze e delle relazioni nella programmazione ed espressione genica. Da tutto ciò emerge non solo la interdipendenza psiche-cervello-corpo ma anche il ruolo della dimensione psichica negli equilibri adattativi, nei processi fisiologici dell’adattamento (lo stress in primis) e quindi in generale per il benessere e la salute umana.
Significativi studi longitudinali evidenziano il rapporto tra le forme di disagio psicologico nelle diverse fasi della vita (infanzia, adolescenza, vita adulta e anziana), i livelli di stress e la comparsa di disturbi psichici e patologie fisiche. Analogamente vi sono robuste evidenze sulla efficacia ed efficienza (costo-benefici) degli interventi psicologici nella prevenzione, nella promozione della salute, nella cura del disagio e dei disturbi psichici e come importante contributo nel trattamento delle patologie fisiche.
Tutto ciò assegna alla professione psicologica una responsabilità, un ruolo ed un mandato nei confronti della salute umana – nei singoli, nella famiglia, nei gruppi, nelle comunità e nelle organizzazioni – che la comunità professionale intende recepire, onorare e perseguire nei modi migliori. Sia nelle attività autonome e dirette che promuovendo opportune forme di integrazione e collaborazione con le altre professioni della salute e con gli attori sociali ed istituzionali. Ponendosi coerentemente e convintamente come comunità professionale al servizio della comunità nazionale nella promozione delle risorse individuali e collettive.
Il programma:
h 8.30 Apertura della Segreteria Accreditamento dei partecipanti
h 9.00 Apertura dei lavori Saluto del Presidente CNOP FULVIO GIARDINA
Saluto delle Autorità
I SESSIONE – 1° parte Moderatore: ANNA MARIA ANCONA
h 9.30 Presentazione del Convegno e delle attività della Giornata Nazionale della Psicologia DAVID LAZZARI
h 10.00 Il contributo della psiche all’evoluzione e al funzionamento del cervello FRANCESCO BOTTACCIOLI
h 10.30 Emotional wellbeing and inflammatory processes: two way traffic ANDREW STEPTOE
I SESSIONE – 2° parte Moderatore: ANNA MARIA ANCONA
h 11.00 L’ambiente come terapia LAMBERTO MAFFEI
h 11.30 Neuroimmagini in psicologia: correlati funzionali della guarigione clinica MARCO PAGANI
h 12.00 Ci si può fidare delle neuroimmagini? CARLO UMILTÀ
h 12.30 Discussione
h 13.00 BUFFET LUNCH
II SESSIONE Moderatore: ALESSANDRO DE CARLO
h 14.00 Have we misunderstood fear and anxiety? JOSEPH LEDOUX (in videoregistrazione)
h 14.45 Plasticità cerebrale nel corso della vita GIANFRANCO DENES
h 15.15 Rorschach e neuroscienze: nuove prospettive di indagine e integrazione PIERO PORCELLI
h 15.45 Discussione
h 16.30 Incontro – dibattito con Sergio Rubini regista ed attore, conduce Giovanni Mancinone , giornalista già vice capo redattore Rai Regione Molise
h 18.00 CONCLUSIONE DEI LAVORI
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