Disappunto del CNOP per la mancata firma dell’Italia alla dichiarazione UE per la promozione delle politiche europee a favore delle comunità LGBTQIA+

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP) ha appreso con seria preoccupazione la notizia che l’Italia non ha firmato la dichiarazione UE per la promozione delle politiche europee a favore delle comunità LGBTQIA+. Tale dichiarazione è stata presentata dalla Presidenza di turno belga il 17 maggio scorso, simbolicamente nella giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, ed è stata firmata da 18 paesi membri dell’UE.

A fronte dei dati diffusi dagli organi di informazione (che rilevano numeri ancora molto elevati di discriminazioni e violenze derivate dall’odio nei confronti delle persone Lgbtqia+), nonché degli esiti di un sondaggio condotto dall’Agenzia per i Diritti Fondamentali dell’UE (che evidenziano come le pratiche pseudoscientifiche di «conversione» o «guarigione» dall’omosessualità siano ancora diffuse), il CNOP comunica il proprio disappunto per la mancata firma dell’Italia.

Il testo del documento prevede, tra le altre raccomandazioni, l’impegno degli Stati membri a: a) riaffermare la propria responsabilità e il proprio impegno nel promuovere l’uguaglianza e nel prevenire e combattere la discriminazione, in particolare sulla base dell’identità di genere, dell’espressione di genere, del sesso e dell’orientamento sessuale; b) rafforzare la protezione delle persone LGBTQIA+, sia online sia offline, da qualsiasi forma di odio, discriminazione e violenza, compreso il divieto delle “pratiche di conversione”; c) sostenere la nomina di un nuovo Commissario per l’Uguaglianza quando sarà formata la prossima Commissione; d) perseguire e attuare una nuova strategia per arricchire i diritti delle persone Lgbtqia+ durante la prossima legislatura, stanziando risorse sufficienti e collaborando con la società civile. 

Detti obiettivi sono pienamente condivisi dalla nostra comunità professionale, secondo l’art. 4, comma 2, del Codice Deontologico, “la psicologa e lo psicologo riconoscono le differenze individuali, di genere e culturali, promuovono inclusività̀, rispettano opinioni e credenze e si astengono dall’imporre il proprio sistema di valori”. Per questo, come evidenziato nel comunicato in occasione della Giornata Internazionale, ci sentiamo rappresentati dalle posizioni espresse dal presidente Mattarella, che ha di recente sottolineato come l’Italia “non sia immune da episodi di omotransfobia”, definendoli “evidenti lacerazioni alla convivenza democratica”, e ha invitato le istituzioni a impegnarsi “per una società inclusiva e rispettosa delle identità”.

La mancata adesione dell’Italia, peraltro, rischia di sostenere a livello sociale un modello non inclusivo e discriminatorio nei confronti delle le persone LGBTQIA+, limitandone le libertà garantite dalla Costituzione.

Il CNOP afferma con forza il proprio impegno per i diritti, l’inclusione e il sostegno delle persone LGBTQIA+, contro ogni forma di discriminazione. La tutela del benessere psicologico di tutte le persone non ha colore politico, ma scientifico e umano. Nel sostenere il documento UE, il CNOP fa proprie le parole della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, che ribadisce “il nostro impegno per un’Europa in cui tutti siano liberi di amare e vivere senza paura”.