Il Presidente CNOP David Lazzari, ha chiesto al Ministro degli interni Piantedosi, un intervento urgente per chiarire quanto previsto dal cd Decreto Cutro in materia si assistenza psicologica.
Il decreto infatti, ha confermato l’assistenza sanitaria nelle strutture destinate alla prima accoglienza, ma si rende necessario chiarire che per assistenza sanitaria debba intendersi assistenza medica e psicologica, così come previsto del decreto ministeriale 3 aprile 2017 “Linee guida per l’assistenza, la riabilitazione e il trattamento dei disturbi psichici dei rifugiati e delle vittime di tortura” che garantisce l’accesso a cure mediche e psicologiche per l’Individuazione precoce e la prevenzione delle problematiche psicopatologiche per gli immigrati che arrivano nel nostro Paese.
L’assistenza psicologica, come quella medica, sono entrambe previste e ricomprese nella più ampia voce di assistenza sanitaria. Il rischio derivante dall’applicazione non corretta della norma è l’appiattimento della dimensione sanitaria sugli aspetti fisici, e non psichici, con evidenti risvolti negativi sia per la salute dei singoli che per la collettività.
Il decreto infatti, ha confermato l’assistenza sanitaria nelle strutture destinate alla prima accoglienza, ma si rende necessario chiarire che per assistenza sanitaria debba intendersi assistenza medica e psicologica, così come previsto del decreto ministeriale 3 aprile 2017 “Linee guida per l’assistenza, la riabilitazione e il trattamento dei disturbi psichici dei rifugiati e delle vittime di tortura” che garantisce l’accesso a cure mediche e psicologiche per l’Individuazione precoce e la prevenzione delle problematiche psicopatologiche per gli immigrati che arrivano nel nostro Paese.
L’assistenza psicologica, come quella medica, sono entrambe previste e ricomprese nella più ampia voce di assistenza sanitaria. Il rischio derivante dall’applicazione non corretta della norma è l’appiattimento della dimensione sanitaria sugli aspetti fisici, e non psichici, con evidenti risvolti negativi sia per la salute dei singoli che per la collettività.