Allarme del CNOP, di nove società scientifiche e delle associazioni di malati contro lo stop alle attività di supporto e assistenza psicologica fornita dagli ospedali italiani
Il decreto sugli “standard ospedalieri” predisposto dal Ministero della Salute non prevede che alcuna attività di supporto e assistenza psicologica sia fornita dagli ospedali italiani. E di conseguenza i circa mille psicologi ospedalieri di ruolo e gli altrettanti che li affiancano e che lavorano con contratti a termine spesso finanziati da associazioni di malati, cesseranno ogni attività.
Una denuncia che il ministero della Salute tenta di smorzare ma che preoccupa molto le associazioni dei pazienti.
Nel video vengono illustrate le motivazioni che hanno indotto il Consiglio nazionale (Palma), nove società scientifiche (Lazzari) e il Tribunale del Malato (Aceti) a denunciare il rischio che venga spazzato via il servizio di assistenza psicologica
fornita negli ospedali. Anche i medici subito schierati a fianco degli psicologi.
In ospedale, ricordano gli psicologi, entrano persone e non corpi, e questo è ancora più vero quando il paziente è un bambino. Ecco dunque che la capacità di comunicare, di relazionarsi, di ridurre lo stress e il disagio psicologico del paziente, di prepararlo e sostenerlo in passaggi difficili attraverso la figura specialistica dello psicologo ospedaliero – diventano tutti aspetti importanti della cura.