Il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi (Cnop), David Lazzari, ha consigliato di fare richiesta quanto prima perché la tempistica conta: visto che i fondi sono limitati, a parità di valore Isee si terrà conto dell’ordine cronologico di presentazione delle domande. Basti dire che nel 2022 i beneficiari si sono fermati a 41mila a fronte di 25 milioni di euro disponibili. Ora i milioni a disposizione sono 10: se va bene la graduatoria finale conterrà 15mila nomi. A fronte di bisogni ben più diffusi. In Italia, ricorda Lazzari “secondo una nostra indagine sono 5 milioni i potenziali pazienti, cioè le persone che vorrebbero rivolgersi ad uno psicologo-psicoterapeuta ma non hanno le risorse economiche per poterlo fare”. Dai dati emersi durante la prima edizione del bonus le donne e gli under 35 sono le fasce di popolazione che mostrano i maggiori disagi. “Non stiamo parlando dei disturbi più gravi all’apice dalla piramide, quelli che hanno necessità di trattamenti anche farmacologici, ma – spiega Lazzari – quelli legati alle forme più diffuse di disagio, che riguardano ansia, umore, disturbi di adattamento e sviluppo dovuti allo stress“.