Gli interventi psicologici sui genitori di bambini e ragazzi con malattie croniche migliorano in modo significativo i comportamenti genitoriali e la salute psicologica dei genitori stessi, le condizioni dei figli – in particolare il funzionamento complessivo, la disabilità, la salute psichica e i sintomi medici -, ma anche il funzionamento familiare nel complesso.
Questi i dati che emergono da una recente revisione della letteratura scientifica che ha analizzato 44 trial clinici randomizzati a livello internazionale e relativi a diverse patologie croniche (asma, tumori, diabete, dolore cronico, intestinali, dermatologiche, traumi cerebrali), che hanno utilizzato vari modelli terapeutici (Law et al. 2019 https://doi.org/10.1002/14651858.CD009660.pub4).
“Dati come questi ci hanno consentito di inserire la figura dello Psicologo nel Piano Nazionale della Cronicità – ha commentato David Lazzari (coordinatore Task Force CNOP sulle Cronicità) – che è un accordo tra Stato e Regioni che ha valore di norma. Ora la palla è in mano alle singole Regioni che devono attuarlo prevedendo la presenza degli Psicologi. Per favorire questo (e aiutare gli Ordini regionali) abbiamo prodotto una linea guida nazionale (“Lo Psicologo nel Piano Nazionale della Cronicità”) insieme alle società scientifiche del settore e i rappresentanti degli utenti (scaricabile sul sito CNOP), presentata in Parlamento il 6 febbraio scorso e organizzato un evento nazionale il 7 giugno. Abbiamo creato – con un lavoro concreto e puntuale – condizioni nuove, che prima non c’erano, per dare risposte ai bisogni psicologici delle persone in questo campo, che riguarda milioni di italiani e dovrà impegnare moltissimi colleghi.”.