29 dicembre 2020 – Nel testo della legge di bilancio, approvata dalla Camera ed ora in approvazione solo formale (cioè si prevede senza modifiche) in Senato ci sono diversi provvedimenti che interessano le attività della professione psicologica.
In sintesi si tratta delle seguenti tematiche:
- Assistenza psicologica ai genitori che perdono un figlio
- Assistenza psicologica nelle carceri
- Donne in situazioni di vulnerabilità e vittime di violenza
- Minori con patologie oncologiche
- Persone con Alzheimer e demenze
- Soggetti con disturbi delle spettro autistico
Per queste situazioni si prevedono stanziamenti, in alcuni casi triennali, per complessivi 104 milioni di euro.
Si prevede inoltre che gli Psicologi possono essere assunti dalle Aziende Sanitarie per l’emergenza COVID ancora per tutto il 2021, con la possibile proroga dei contratti già in essere.
Vi sono poi diverse voci e stanziamenti che possono interessare la professione e relativi alle situazioni di marginalità e povertà sociale, procreazione medicalmente assistita e violenza di genere, con stanziamenti per alcune decine di milioni di euro.
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Invece, le proposte relative ai voucher psicologici non hanno purtroppo trovato spazio nella legge di bilancio, anche se la Camera ha approvato un ordine del giorno (presentato dall’on. Di Lauro) che “impegna il Governo ad adottare tutte le iniziative volte a prevedere la possibilità di riattivare, ed eventualmente potenziare il numero verde di supporto psicologico, ad adottare tutte le iniziative volte a valutare la possibilità di garantire forme di agevolazioni destinate a categorie di soggetti fragili o comunque duramente colpiti dall’emergenza coronavirus, ad adottare tutte le iniziative volte a valutare la possibilità di proseguire anche per i prossimi anni scolastici e rendere strutturale il servizio di supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche, già attivato per il corrente anno scolastico anche tramite protocollo d’intesa tra il Ministero dell’istruzione e il Consiglio nazionale Ordine degli Psicologi.”.
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Nel cd Decreto Ristori, convertito in legge, è stata invece prevista la possibilità per le Regioni (essendo di competenza regionale la Sanità le leggi nazionali possono solo dare indicazioni, non imporre) di creare Aree Funzionali di Psicologia in tutte le Aziende Sanitarie italiane, per la gestione coordinata delle risorse professionali in base a tutte le attività psicologiche previste dalle normative vigenti (a cominciare dai LEA).
Si tratta di un provvedimento non banale ma di grande importanza strategica per il ruolo e lo sviluppo della professione nel SSN, perché riconosce la piena trasversalità, l’articolazione, la specificità operativa e la dignità di autogestione della professione nel sistema sanitario, ed anche la possibilità di monitorare il rapporto tra le attività previste e le risorse disponibili ed attuare proposte conseguenti, aprendo così una concreta prospettiva di sviluppo.
Ovviamente gli Psicologi potranno continuare a gestire anche specifici servizi (es. Salute Mentale, Infanzia, Consultori, ecc.) e ancora di più operare in modo integrato con le altre professioni, perché la vera integrazione è nella pari dignità.