30 giugno 2020 – Le psicologhe e gli psicologi italiani inclusi, in quanto professione sanitaria, tra gli operatori sanitari oggetto di interesse di uno studio internazionale volto a rilevare i livelli di stress dei professionisti della salute durante la pandemia COVID-19.
La ricerca è stata promossa da una rete collaborativa iniziale di 28 paesi, in 5 continenti e l’inclusione dei professionisti psicologi tra le professioni che hanno giocato e continuano a giocare un ruolo chiave nella risposta alla pandemia costituisce un ulteriore riconoscimento della rilevanza dei nostri interventi in quanto professionisti sanitari. Accanto a medici, infermieri e altri professionisti della salute, questa ricerca si propone dunque di analizzare le difficoltà e le problematiche incontrate dagli psicologi e dalle psicologhe che hanno esercitato la loro funzione a beneficio della comunità durante la pandemia, così da indirizzare azioni e politiche di sostegno verso gli operatori stessi.
La sezione dell’America Latina dell’Organizzazione Mondiale della Sanità è fra i promotori dello studio, inoltre la sede centrale dell’OMS di Ginevra sta promuovendo la ricerca tra i centri collaboratori in tutto il mondo. I dati internazionali saranno elaborati sotto la supervisione della Mailman School of Public Health della Columbia University (New York). Del gruppo di coordinamento italiano fanno parte: Università di Cagliari; Istituto Superiore di Sanità; Università di Catania; Università di Napoli Federico II; Università La Sapienza di Roma e Policlinico Umberto I Roma, Università Vita-Salute San Raffaele Milano, Università di Milano-Bicocca.
E’ molto importante che la nostra voce si aggiunga a quella degli altri professionisti sanitari. Se vuoi partecipare, compila il questionario online (circa 15 minuti) disponibile qui: www.heroescovid19study.org