Newsletter n. 15 – IL CNOP AGLI STATI GENERALI DEL GOVERNO

IL CNOP AGLI STATI GENERALI DEL GOVERNO

Il presidente CNOP Lazzari ha portato agli Stati Generali del Governo, nell’incontro finale di domenica 21, le proposte della professione psicologica per il rilancio del Paese. La sintesi dell’intervento, che richiama le proposte già avanzate e anticipa il documento che verrà consegnato: “Serve più Psicologia e servono più Psicologi sia per intercettare il disagio che per promuovere risorse nei diversi contesti di vita”.

Leggi la sintesi dell’intervento

CNOP: DAL PROGRAMMA AL PIANO OPERATIVO

21 “azioni trasversali” e 60 “azioni specifiche”, con una tempistica definita, costituiscono la traduzione del Programma CNOP presentato il 10 febbraio u.s. in un “Piano Operativo” per il mandato 2020-23, discusso ed approvato dal Consiglio Nazionale il 19 giugno.

Il Piano definisce le rotte e gli obiettivi di lavoro dell’Ordine a livello nazionale ed impegna le attività di tutti gli organismi: consiglio, esecutivo, commissioni, GdL, Incarichi vari.

I principali capitoli del Piano sono: a) utilizzo adeguato delle competenze psicologiche, b) attuazione delle potenzialità della legge 3/18, in tutti i contesti, c) promuovere una “Comunità” di valori e di professionisti, d) un governo della professione efficace, efficiente e trasparente. Si prevede un potenziamento dei servizi, di una rete di collaborazione tra Ordine nazionale e livelli territoriali, la massima sinergia tra tutti i soggetti della professione.

Leggi o scarica il Piano Operativo

FORMAZIONE CONTINUA COME OPPORTUNITÀ PER TUTTI: LE NOVITÀ

Finalmente una sintesi nuova, che apre la giusta prospettiva e soluzione.

Tutti gli Psicologi, come tutti i professionisti iscritti ad uno qualsiasi degli Ordini esistenti (dagli ingegneri agli avvocati), erano soggetti alla formazione continua dal 2012 per legge. I professionisti dipendenti del SSN lo erano già dal D.Lgs. 502/1992 integrato dal D.Lgs. 229/1999, anche se il sistema “ecm” è stato esteso a tutti i professionisti nel campo della salute dalla legge 24 dicembre 2007 n.244 che ha recepito l’Accordo Stato-Regioni del 1 agosto 2007.

Gli Psicologi in questi anni si sono trovati in mezzo al guado, essendo non chiaro chi di loro doveva essere considerato “professionista della salute” e chi no, situazione resa evidente dalla doppia vigilanza sull’Ordine dei Ministeri della Giustizia e della Salute.

Situazione sbloccata dalla legge 3 del 2018 che ha ricompreso tutti gli Iscritti all’Ordine tra le professioni per la salute.

Si è aperta quindi una interlocuzione con il Ministero della Salute e con la Commissione Nazionale Formazione Continua (CNFC) presieduta dal Ministro della Salute, per chiarire la soluzione al problema: doppio canale (ecm per gli Psicologi operanti nella salute, altro sistema per quelli operanti fuori dalla salute) o canale unico?

La soluzione, delineata della delibera della CNFC del 10 giugno us, apre una prospettiva nuova: un canale unico, quello che unisce tutti i professionisti della salute, ma che si modifica per aprirsi alle esigenze e specificità della professione psicologica.

Non entriamo in casa d’altri, ma in una casa rinnovata, dove ci saranno i nostri spazi.

Cosa abbiamo ottenuto:

  1. Gli Psicologi, unici tra tutte le professioni per la salute, hanno ottenuto un pieno ingresso nel sistema “FC Salute” (già “ecm”) dal triennio 2020-22 anziché da quello precedente, potendo anche usufruire di un bonus di 50 crediti per il 2020 che sarà presto sancito dal Parlamento.
  2. Il sistema “FC Salute” si modificherà, aprendosi alle nostre esigenze, accogliendo gli obiettivi formativi specifici della nostra professione in tutti gli ambiti applicativi (es. lavoro, scuola, orientamento, comunità, giuridico, sport, marketing, ecc.). La delibera della CNFC ha già individuato, su esplicita richiesta del CNOP, le aree di FC “non sanitarie” che saranno trasformate in specifici “obiettivi formativi”. Il CNOP ha chiesto inoltre di valorizzare le attività tipiche della professione (come la supervisione, o le esperienze di autoformazione) ai fini della acquisizione di crediti per gli Psicologi.
  3. Un unico canale formativo, eviterà il problema, che riguarderebbe moltissimi psicologi (che lavorano a cavallo tra più ambiti) di doversi destreggiare tra due diversi sistemi di formazione, dovendo prendere crediti in entrambe. Poiché nessuna professione si trova in questa condizione si sarebbero create enormi difficoltà pratiche (es. distinguere per ciascuno Psicologo le prestazioni tra sanitarie e non) ed il rischio concreto di dover raddoppiare i crediti da maturare.

Presto un “vademecum per la FC della professione psicologica” per definire tutti gli aspetti, mentre il Consiglio Nazionale, nelle sedute del 19 e 20 giugno, ha deliberato di diventare “provider” per l’accreditamento dei corsi che  saranno promossi dall’Ordine nazionale e locale e ha istituito una specifica Commissione per la FC che curerà il programma e le proposte formative d’intesa con i Consigli regionali e provinciali dell’Ordine.

Leggi la nota

TUTELA DELLA PROFESSIONE

Anche in questa seduta il Consiglio Nazionale ha trattato di Tutela della professione.

  • Facendo il punto sui lavori dei tavoli in UNI, in particolare quello “counselor” dove ora sono presenti tutti e 21 i Consigli territoriali dell’Ordine, grazie al lavoro di concertazione condotto;
  • Approvando un documento su “ATTI TIPICI E RISERVATI DELLA PROFESSIONE PSICOLOGICA: LA COMPETENZA DEL COUNSELING”

Leggi il documento