6 maggio 2020 – In sede di conversione del c.d. “decreto legge Cura Italia” la Camera ed il Senato, con due distinti ordini approvati e fatti propri dal Governo, hanno chiesto “che le scienze psicologiche e la professione, in particolare i settori che si occupano di psicologia sociale, di comunità, della salute e del lavoro oltre che di clinica, debbano essere messe in campo per sviluppare letture, strategie ed azioni di prevenzione, promozione e sostegno, al fine di definire un programma pubblico, coerente e articolato che preveda l’attivazione di strategie ed azioni puntuali – collettive, di gruppo ed individuali – di prevenzione, promozione delle risorse e sostegno psicologico., privilegiando i contesti della salute (strutture e servizi sanitari, cure primarie), sociali (scuola, servizi sociali, welfare), del lavoro (organizzazioni e contesti lavorativi)”.
In relazione a quanto sopra il presidente CNOP Lazzari, oltre a rivolgere un ringraziamento ai parlamentari promotori dell’iniziativa – che hanno raccolto le preoccupazioni manifestate dal CNOP sulla necessità di dare risposta ai bisogni psicologici nell’emergenza – ha inviato una nota al Ministro della Salute Speranza e al Presidente della Conferenza delle Regioni Bonaccini nella quale si sottolinea la necessità di un percorso attuativo e si chiede un incontro per un confronto sugli intendimenti e le proposte.
I dati del numero verde del Ministero Salute testimoniano la presenza di un disagio diffuso al quale occorre dare risposte più strutturate e diffuse sul territorio.
“Il fattore tempo non ci aiuta – ha sottolineato David Lazzari – perché azioni tempestive sono in grado di prevenire forme più gravi di disagio psicosociale. E’ fondamentale utilizzare e mettere a sistema le competenze psicologiche delle quali il Paese dispone, tenendo conto del settore pubblico e di quello privato”.