La Società italiana di psicologia penitenziaria, in una manifestazione presso il Ministero della Giustizia, denuncia il processo di “espulsione”, all’interno delle carceri italiane, di professionisti con oltre trent’anni di esperienza, in virtù di una circolare del Dap.
Con questa circolare il Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria cancella una idoneità acquista con selezione pubblica, non valuta la formazione avuta prima del 2005, né le esperienze pregresse ma solo tirocini o stage e stabilisce che -in futuro- si potrà lavorare in un carcere al massimo per quattro anni al termine dei quali sarà obbligatorio cambiare istituto carcerario.