1 aprile 2020 – In questa situazione critica si presentano molti problemi e bisogni di tipo psicologico nella popolazione. E si vedono molte iniziative e proposte che non sono chiaramente riconducibili a professionisti qualificati ed abilitati per legge ad intervenire su queste delicate problematiche.
La valutazione dei problemi psicologici prevede infatti l’utilizzo di strumenti psicodiagnostici idonei, il colloquio clinico, la consultazione e quando vi è necessità di intervento forme di sostegno e/o di psicoterapia.
Attività che richiedono una formazione specifica e l’utilizzo di linee guida o di buone prassi, sia in presenza che a distanza. Che l’Ordine degli Psicologi ha emanato in passato e ad hoc per le attività legate alla pandemia.
Mettiamo quindi in guardia la popolazione ad affidarsi a professionisti che non hanno una specifica preparazione in questo ambito (come invece l’hanno gli Psicologi e gli Psicologi o Medici psicoterapeuti).
La salute psicologica è un tema delicato che va affidato a chi ha specifica competenza per operare, è dovere dell’Ordine tutelare non solo i professionisti qualificati ma la popolazione, che spesso non ha gli strumenti per fare la differenza.
Invitiamo tutti i professionisti a segnalare l’appartenenza all’Ordine professionale in modo chiaro sui materiali informativi delle proprie attività in emergenza ed i cittadini a prestare attenzione a chi promuove le attività.
Invitiamo le Amministrazioni Pubbliche a vigilare nella attivazione, promozione o patrocinio delle iniziative che vengono sottoposte in questo campo, potendo anche effettuare verifiche con gli Ordini di competenza.
“Ogni attività di natura non chiara o che è promossa da persone non qualificate sarà segnalata dal CNOP all’Ordine territoriale competente, che è l’organismo titolato a promuovere azioni di tutela” ha sottolineato il presidente CNOP David Lazzari.