Il CNOP ha approvato il documento sugli standard formativi degli psicologi. Grazie alla L. 3/2018 appare necessario una coerenza dell’iter formativo con l’evoluzione del ruolo professionale, la natura di professione sanitaria e con le responsabilità verso l’utenza e le opportunità che questo comporta innanzitutto il superamento del modello 3 + 2:
- L’adeguamento del rapporto studenti/docenti a quello delle professioni sanitarie (60 studenti), per garantire una formazione professionalizzante ai futuri psicologi e basata su indispensabili esperienze pratiche. Appare inoltre necessario adeguare anche la normativa relativa alle specializzazioni, che vanno anch’esse ricondotte ai parametri dell’area sanitaria e che devono assicurare un canale universitario alla formazione specialistica.
- La necessità di una programmazione nazionale degli accessi ai corsi di laurea, basata sulla esigenza di assicurare un iter teorico/pratico adeguato agli studenti, ed un flusso di nuovi professionisti in linea con le esigenze del Paese, come indicato nel documento sopra richiamato[1].
- La necessità di un confronto con l’Università sui contenuti professionalizzanti degli studi.
- La necessità del superamento delle lauree telematiche, assolutamente incompatibili con la natura sanitaria della professione e con tutto quanto sopra evidenziato.
[1] Attualmente il rapporto tra uscite previste dal mercato del lavoro è di 1000 psicologi per anno a fronte di 6500 laureati magistrali per anno.