I media stanno dando notizia di una inchiesta relativa a situazioni di affido su minori che vede coinvolti numerosi professionisti tra cui alcuni Psicologi e Psicoterapeuti e che ha portato a numerosi arresti.
Non si conoscono i dettagli ma le prime indiscrezioni pubbliche fanno trapelare fatti che appaiono di gravità inaudita e che , se appurati, farebbero emergere condotte gravissime e del tutto incompatibili con il Codice Deontologico degli Psicologi, le cui norme hanno l’obiettivo di offrire le massime garanzie all’utenza.
L’azione di ogni Ordine professionale deve essere in primo luogo a garanzia dei cittadini utenti, soprattutto di quelli più deboli e fragili e su questo l’Ordine degli Psicologi ha sempre avvertito la massima responsabilità ed improntato la propria azione.
Il Presidente nazionale Giardina ha chiesto agli Ordini territorialmente competenti (Emilia Romagna e Piemonte) di attivarsi in ogni modo possibile per accertare quanto accaduto e le responsabilità dei singoli professionisti, esprimendo la necessità della massima fermezza e chiarezza, esprimendo al contempo piena fiducia nell’azione della Magistratura e l’auspicio di un rapido e pieno accertamento delle responsabilità.
“Il nostro codice deontologico è molto attento alle esigenze ed alla necessità di garantire l’utenza – ha dichiarato Giardina – e siamo da sempre impegnati per farlo rispettare ad ogni livello. In queste cose bisogna essere inflessibili e faremo tutto quanto è in nostro potere anche in questa occasione. La categoria nel complesso è molto attenta a questi aspetti ma è evidente che la regola purtroppo può avere le sue eccezioni. Per quanto ci riguarda non faremo sconti e, qualora siano accertate le responsabilità, chiederò al Consiglio Nazionale di costituirsi parte civile.”