Si è svolto ieri, 9 marzo, presso la sala del Parlamentino del CNEL, l’evento conclusivo di “RIPARTO, percorsi di inclusione finanziaria e di accompagnamento per la gestione e soluzione delle situazioni di sovraindebitamento per la ripartenza”.
RIPARTO è un progetto di rilevanza nazionale, cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e promosso da Movimento Consumatori ed ACLI.
Ospitati dal Tiziano Treu, molti gli interventi istituzionali per dare seguito alle proposte del segretario generale Alessandro Mostacci del Movimento Consumatori e del vicepresidente di ACLI di Antonio Russo, che oggi sono state presentate al Governo, rappresentato dal Viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto e dal Sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy Massimo Bitonci.
Al convegno è intervenuto il Dr. Pietro Bussotti, consulente dello staff di presidenza CNOP, che ha seguito varie fasi del progetto come membro del Comitato Tecnico Scientifico e formatore dei debt advisor che hanno accolto gli utenti sovraindebitati. È stata presentata una ricerca, i dati sono interessanti e preoccupanti: emerge come ben un quarto della popolazione italiana sia a rischio di indebitamento e che questo fenomeno sia legato al forte aumento del costo della vita, che ha visto una forte accelerazione nell’ultimo anno. Tra i soggetti più a rischio i working poor e le loro famiglie; si tratta di lavoratori che malgrado abbiano un contratto a tempo indeterminato, possono contare solo su un reddito di 1500€ netti per nucleo famigliare.
Uno spazio rilevante è stato riservato agli esiti della ricerca sugli gli aspetti psicologici legati al sovraindebitamento (P. Bussotti, C. Ricciardi e M. Benvenuti). Ne emerge che la condizione emotiva di chi si rivolge agli sporrtelli di debt advice incide sul processo di consulenza e questo a prescindere dai motivi che hanno portato al sovraindebitamento e della fase di consulenza. Si rileva inoltre la centralità delle competenze comunicative e di relazione: un elemento infatti necessario per sostenere gli utenti è la neutralità, la sospensione del giudizio e la capacità di un ascolto empatico che incide in maniera determinante sulla condizione emotiva di chi si rivolge allo sportello. La consulenza psicologica è quindi determinante per l’inquadramento dello stato emotivo di chi si rivolge allo sportello, per sostenere i comportamenti necessari al processo di esdebitamento, per concorre alla definizione di una strategia che possa aiutare a ridurre il rischio di abbandono (drop-out), per valutare la necessità (o meno) di attivare servizi specifici di supporto nei casi in cui emerga un livello di sofferenza clinicamente rilevante.
Come emerso dall’indagine del progetto RIPARTO, solo 1 ente su 20 impiega anche personale con competenze psicologiche e sociali, diversamente da ciò che osserviamo dall’esperienza europea. I servizi forniti sul debt advice dovrebbero invece essere progettati in ottica multidisciplinare, impiegando in modo strutturato professionisti dell’area: giuridica, economica-finanziaria, psicologica e sociale. Questi sono i 4 elementi imprescindibili e che permettono l’efficacia dell’intervento sostenendo la fase di ripartenza di chi è economicamente in ginocchio, per ripristinare, rinforzare e/o tutelare il lavoro, il supporto sociale e familiare e quindi una vita dignitosa.
I partners del progetto RIPARTO sono:
tra gli Enti:
Banca d’Italia
Unioncamere
Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi
dalle fondazioni antiusura e microcredito:
Fondazione San Bernardino
Fondazione Operti
Fondazione Salus Populi Romani
Nashak Antiusura
Fondazione De Grisantis
RITMI – Rete Italiana di Microfinanza
dalle Università:
Cattolica di Milano
Università di Torino
Politecnico di Milano
Università della Valle d’Aosta
Università di Trento
e da altri partner quali:
Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio (ABI)
Assoconfam
Aval
Famiglie in Cammino
Fondazione Well Fare
Il Salvagente Onlus