Il Consiglio dei Ministri ha varato un decreto che anticipa la conclusione al 1 novembre del periodo di vigenza dell’obbligo vaccinale per i professionisti sanitari previsto per il prossimo 31 dicembre.
Il decreto modifica, sulla scorta dell’andamento della pandemia, quanto disciplinato dal decreto legge n. 44 del 2021 che prevedeva l’obbligo vaccinale per gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, nelle farmacie, nelle parafarmacie e negli studi professionali fissando un termine ultimo al 31 dicembre 2022.
A partire da domani potranno quindi essere reintegrati quegli operatori che hanno deciso di non vaccinarsi contro il Sars-Cov-2. Il ministro Schillaci ha evidenziato che il provvedimento nasce con queste motivazioni: “Il quadro epidemiologico è mutato, in particolare dai dati si vede che l’impatto sugli ospedali è limitato e che c’è una diminuzione dei contagi e la stabilizzazione nell’occupazione degli ospedali. Il Ministro ha sottolineato che “se arriveranno nuove varianti noi siamo pronti in ogni momento a intervenire”.
I Consigli dell’Ordine sono pronti a prendere atto ed applicare le nuove norme nelle forme che saranno indicate dal testo definitivo del Decreto non appena pubblicato.