Si è svolto a Padova il congresso della Associazione Italiana di Psicologia, la società scientifica che vede la partecipazione degli accademici italiani di materie psicologiche. Un evento di quattro giorni che ha visto la partecipazione di 1800 tra professori e ricercatori. Nella giornata conclusiva è intervenuto il presidente CNOP David Lazzari che ha sottolineato le grandi trasformazioni in atto per la professione in questi ultimi anni, l’accelerazione che si è avuta con la pandemia con una inedita visibilità della figura professionale. Nel suo intervento Lazzari ha sviluppato il tema del buon uso delle evidenze nella professione, l’importanza dello scambio tra ricerca e operatività, la necessità di tarare la formazione sul mercato del lavoro, di una formazione che punti alla qualità per consentire una maggiore occupabilità, la necessità di definire gli standard formativi per gli ambiti che si stanno aprendo come quello delle cure primarie e della scuola, di garantire equilibrio tra unità dell’identità professionale e diversificazione dei contesti operativi. Ha sottolineato l’importanza di cogliere la sfida delle lauree abilitanti per una piena professionalizzazione dei corsi, organizzando al meglio i tirocini e rivedendo la numerosità delle classi di laurea. “In questa consiliatura abbiamo puntato su una collaborazione stretta tra Ordine e mondo accademico per fare passaggi importanti e sulla valorizzazione dell’apporto specifico dell’AIP in molte situazioni, che ringrazio. Stiamo insieme all’EFPA, l’associazione europea degli psicologi, un riferimento importante che dobbiamo valorizzare. Il lavoro da fare è importante perchè ruoli più significativi richiedono anche oneri e scelte, che dobbiamo fare insieme” ha concluso il presidente CNOP.