11 marzo 2021 – Nel documento sono indicati l’ordine di priorità e le nuove regole per le somministrazioni. Viene confermata la priorità in fase 1 per i professionisti sanitari.
Si da mandato alle Regioni, che devono applicare il piano con programmazione locale del “completamento della vaccinazione delle categorie ricomprese nella fase 1, promuovendo la vaccinazione nei soggetti che non hanno ancora aderito alla campagna e avendo cura di includere, nel personale sanitario e sociosanitario, tutti i soggetti che operano in presenza presso strutture sanitarie e sociosanitarie, utilizzando anche vaccini a vettore virale per chi non ha ancora iniziato il ciclo di vaccinazione”.
Come più volte richiamato la professione psicologica, prima sanitaria solo relativamente agli psicologi operanti nel SSN e agli psicologi psicoterapeuti, in virtù della legge 2/2018 è considerata sanitaria nella sia interezza, a prescindere dall’ambito di lavoro. Nel dicembre 2020 il CNOP era intervenuto sulle Istituzioni nazionali per assicurarsi che tutti i professionisti sanitari fossero inclusi tra le priorità, come in effetti è avvenuto. Nella attuazione regionale del Piano si sono verificate ampie divergenze regionali che discendono dalle scelte locali nella attuazione delle indicazioni nazionali e che sono monitorabili e gestibili solo a livello locale.
Il presidente CNOP Lazzari: “Esprimo soddisfazione che la revisione del Piano non ha modificato le indicazioni e che non ci sono discriminazioni tra le professioni sanitarie. Inoltre il nuovo Piano è finalizzato a limitare le divaricazioni che si erano registrate a livello locale. Questo consente di avere buone ragioni a livello regionale per una attenzione adeguata a tutti i professionisti psicologi, dipendenti o libero professionisti”.
Si da mandato alle Regioni, che devono applicare il piano con programmazione locale del “completamento della vaccinazione delle categorie ricomprese nella fase 1, promuovendo la vaccinazione nei soggetti che non hanno ancora aderito alla campagna e avendo cura di includere, nel personale sanitario e sociosanitario, tutti i soggetti che operano in presenza presso strutture sanitarie e sociosanitarie, utilizzando anche vaccini a vettore virale per chi non ha ancora iniziato il ciclo di vaccinazione”.
Come più volte richiamato la professione psicologica, prima sanitaria solo relativamente agli psicologi operanti nel SSN e agli psicologi psicoterapeuti, in virtù della legge 2/2018 è considerata sanitaria nella sia interezza, a prescindere dall’ambito di lavoro. Nel dicembre 2020 il CNOP era intervenuto sulle Istituzioni nazionali per assicurarsi che tutti i professionisti sanitari fossero inclusi tra le priorità, come in effetti è avvenuto. Nella attuazione regionale del Piano si sono verificate ampie divergenze regionali che discendono dalle scelte locali nella attuazione delle indicazioni nazionali e che sono monitorabili e gestibili solo a livello locale.
Il presidente CNOP Lazzari: “Esprimo soddisfazione che la revisione del Piano non ha modificato le indicazioni e che non ci sono discriminazioni tra le professioni sanitarie. Inoltre il nuovo Piano è finalizzato a limitare le divaricazioni che si erano registrate a livello locale. Questo consente di avere buone ragioni a livello regionale per una attenzione adeguata a tutti i professionisti psicologi, dipendenti o libero professionisti”.